giovedì 28 febbraio 2013

"LA PORTA MAGICA", COMUNICATO STAMPA


IL 28 FEBBRAIO 2013 INAUGURA LA MOSTRA
“LA PORTA MAGICA” AL CAFFE’ GARIBALDI
IL MOVIMENTO DEL  FRAGILISMO PRESENTA L’ARTISTA MARCHIGIANO GIUSEPPE PAPAGNI
  
Alle ore 21 nella saletta Fragilista l’artista Giuseppe Papagni, una delle figure più originali della scena marchigiana contemporanea, presenterà un corpus di opere e il suo libro Alchimie dell’Arte.

La Fondazione Vignato per l’Arte prosegue la sua collaborazione con il movimento del Fragilismo che, giovedì 28 febbraio 2013 presso il Caffè Garibaldi di Vicenza, ha il piacere di ospitare un artista vicino per tematiche e linguaggio alla filosofia fragilista.

Un corpus di circa 10 opere di Papagni rimarrà in esposizione per un mese nella sala al piano interrato del Caffè, presentando una ricerca che l’artista marchigiano compie da anni e che richiama ...fragili archetipi dimenticati negli antri perduti della memoria umana e collettiva.

Le opere di Papagni, con le loro linee essenziali e apparentemente semplici, sembrano scontrarsi con la modernità intesa come tecnologia, rispecchiandosi nel minimalismo contemporaneo e testimoniando la tensione dell’artista a dare forma al vuoto, ad attestare una presenza e ascoltare la voce del silenzio, riuscendo a far vibrare le superfici delle opere fatte di pieni e vuoti in costante dialogo.
Giuseppe Papagni artista allievo di Morandi all’Accademia di Bologna, è scultore, pittore, restauratore e studioso che invita al confronto con materiali fragili: lastre d’alluminio solcate, matrici tipografiche martellate, sbalzate e patinate, carta giapponese affumicata incisa dal colore, legno. Nascono in tal modo opere esili, in cui il vuoto prevale sul pieno, che dondolano e cullano i pensieri di chi le guarda.

Assieme alle opere Papagni presenterà il suo libro Alchimie dell'Arte, in cui si misura con i segni e le allegorie dell'Arte per ricercare e svelare ciò cui esse alludono. Sarà un viaggio dentro e oltre l'opera d'arte, per tentare di coglierne ciò che è più recondito e spirituale e che ci riporta all'antica tradizione alchemica conosciuta sin dal Medioevo.

A introdurre la serata un’ouverture per pianoforte del musicista fragilista Enzo Sartori.

Caffè Garibaldi - Saletta Fragilista
Piazza dei Signori - Vicenza 28 febbraio - 28 marzo 2013
Inaugurazione: Giovedì 28 febbraio Ore 21.00

Orari:
lunedì chiuso / martedì-domenica: 15-19.30
Info:
info@fragilismo.it
http://fragilismo.blogspot.it/
tel. Caffè Garibaldi: 0444-544491


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venerdì 8 febbraio 2013

LA PORTA MAGICA, Papagni, 28/02/2013


Mostra “La Porta Magica”
Artista Papagni Giuseppe
Spazio Fragilisti
Caffè Garibaldi - Piazza dei Signori - Vicenza
28 Febbraio – ore 21.00

Fragili sono archetipi dimenticati negli antri perduti della memoria umana e collettiva. Le linee essenziali e apparentemente semplici delle opere di Giusepe Papagni si scontrano con la modernità intesa come tecnologia e si rispecchiano al contempo nel minimalismo contemporaneo. Dare forma al vuoto, attestare una presenza, ascoltare la voce del silenzio: sono le sensazioni provate dall’incontro con la sua opera nell’abitazione dello scultore; sono alcuni degli intenti programmatici del suo fare artistico. Papagni scultore, pittore, restauratore, studioso è un artista che, da allievo di Morandi all’Accademia di Bologna, nella lunga sequenza di rapporti culturali intrattenuti riflette sulle sollecitazioni di Fausto Melotti, così come scopre una vicinanza di vedute con Yoichi Ohira. Papagni invita al confronto con materiali fragili: lastre d’alluminio solcate, matrici tipografiche martellate, sbalzate e patinate, carta giapponese affumicata incisa dal colore. Nascono in tal modo opere esili, in cui il vuoto prevale sul pieno, che dondolano e cullano i pensieri di chi le guarda, che offrono una compagnia anche decorativa, rispettosa delle associazioni mentali, delle fluttuazioni della memoria, quasi fossero esse stesse il telaio su cui annodare i fili dei propri ricordi e dei progetti futuri. Non a caso alcune hanno per titolo: Divagazione, Germinazione, Segnatempo, Premonizione. In Ruota astrale o Mandala il rinvio all’archetipo rupestre, alle quadrettare delle pezzature agrimensorie, ai recinti rituali megalitici si ricollega alla testimonianza del passaggio stanziale dell’uomo. Il valore grafico delle opere si associa per sinestesia a suggestioni foniche che richiamano la campana orientale: la vibrazione delle superfici aperte al passaggio dell’aria e la percussione sonora che solchi e battiture evocano....